Mangiare le caccole fa bene alla salute

INNSBRUCK (Austria) – I bambini saranno felici, così come gli automobilisti annoiati ai semafori. Da oggi "scaccolarsi" non è più un vizio, ma un’ottima abitudine. Lo sostiene un noto pneumologo austriaco, il dottor Friedrich Bischinger, che opera nella cittadina di Innsbruck. Mettersi le dita nel naso e poi in bocca per ingoiare il prodotto del proprio corpo gioverebbe alla respirazione e al sistema immunitario. In particolare, sostiene il medico, la gente che si "scaccola" è più in salute, più felice e in sintonia con l’organismo.

«Con le dita – spiega il professor Bischinger – si raggiungono punti in cui col fazzoletto è impossibile arrivare. Mangiare quel che si estrae, poi, aiuta gli anticorpi. Di fatto il naso è un filtro vero e proprio. Lì si raccolgono un gran numero di batteri e quando li facciamo arrivare all’intestino funzionano proprio come una medicina di quelle moderne, in circolazione oggi, per rafforzare il sistema immunitario. È una cosa assolutamente naturale e in più gratuita».

Il dottore ha poi invitato le famiglie a lasciare che i bambini si mettano le dita nel naso liberamente e se il problema diventa sociale, visto che molta gente trova la pratica disgustosa, la soluzione c’è: "scaccolarsi" in privato, protetti dalle mura di casa.

Le caccole sono infinite

Una famosa caccola

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Haga: la ricetta per vincere (come dargli torto)

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Gigi Riva va su internet grazie al figlio

Il regalo del figlio Mauro per la festa del papà

Gigi Riva va su internet grazie al figlio

L’ex bomber: «Non mi è mai piaciuto guardare il passato ma questo regalo lo accolgo con l’enorme piacere»

ROMA – Sentirsi giovane a 64 anni. Gigi Riva non nasconde la sorpresa del regalo che il figlio Mauro gli ha fatto mercoledì, alla vigilia della festa del papà: un sito Internet interamente dedicato alla sua leggenda del calcio «Non mi è mai piaciuto guardare il passato – dice l’ex bomber del Cagliari e della Nazionale – ma questo regalo lo accolgo con l’enorme piacere del gesto di amore di un figlio. Solo una cosa: di computer non capisco molto, ora dovrò mettermi a studiare questo Internet…».

LE FOTO – Riva ha festeggiato mercoledì a cena insieme ai figli, anche il compleanno di Mauro, che compie gli anni giovedì e che a sorpresa ha regalato al padre un computer: «Aprilo», gli ha detto ed è poi andato sul sito www.gigiriva.it. Online scorrono – rigorosamente in bianco e nero – le famose rovesciate acrobatiche di «Rombo di Tuono», ma non solo: «Ho visto poche foto – ha commentato Riva – ho in casa tantissime immagini e molti video, ora dovrò tirarle fuori per il sito. E poi dovrò commentare le immagini. Vorrà dire che mi metterò a studiare». Con il pudore del campione che non ha mai più voluto mettere gli scarpini dopo la fine della carriera, neanche per una partitella tra amici, Riva ha dato solo un’occhiata rapida alle foto già messe sul sito. «Si è vero, non è solo calcio: è uno spaccato di quella Italia».

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Tra vodka e mojito non mettere il dito

(bello fresco….)
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Ponteeeeeeeeeee – Strettoooooooooooo di Silvioooooooooo

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Le 10 invenzioni che hanno cambiato la vita moderna

Le 10 invenzioni che hanno cambiato
la vita moderna: la prima è il Gps

Tecnologie, strumenti ma anche abitudini che hanno rivoluzionato il mondo di oggi

LONDRA – Circa un anno e mezzo fa lo storico Richard Overy pubblicò "The Times Complete History of the World", libro in cui elencava le 50 date chiave della storia dell’umanità e le invenzioni più ingegnose portate a termine dagli esseri umani nel corso dei millenni. Più modestamente in questi giorni alcuni scienziati della "British Science Association" hanno redatto la lista delle 10 recenti invenzioni che hanno profondamente cambiato il mondo. Il sitoweb del Telegraph di Londra presenta in anteprima la lista completa. Eccola:

GPS – Come tante recenti invenzioni i primi sviluppi di questa tecnologia furono portati avanti dal Dipartimento di Difesa degli Stati Uniti d’America. Il Gps (Global Positioning System) usa una rete di satelliti che si trovano intorno alla Terra per definire con precisione l’esatta posizione di qualsiasi ricevitore presente sul nostro pianeta. In passato ad esempio era usato dalla Difesa americana per agevolare la navigazione delle navi, il dispiegamento delle truppe oppure per dirigere il fuoco dell’artiglieria. Alla fine degli anni settanta il suo uso è stato esteso in ambito civile. Oggi è usato comunemente per stabilire la posizione di auto, navi o aerei che si muovono in spazi aperti.

IL WALKMAN – Nel 1979 la Sony mise sul mercato un lettore di musicassette chiamato "Walkman". Da allora le abitudini degli amanti della musica sono cambiate sensibilmente: chi voleva ascoltare canzoni non era più obbligato a stare in un posto determinato e a dover condividere la musica con le persone che gli stavano attorno. Per tutti gli anni ottanta il walkman ha conosciuto un incredibile boom di vendite. Più tardi, prima i lettori CD portatili e poi gli odierni Mp3 l’hanno definitivamente mandato in pensione.

IL CODICE A BARRE – I più storceranno il naso, ma il codice a barre ha reso realmente la nostra vita di consumatori più semplice e moderna. Questa serie di elementi grafici a contrasto permette ai sensori di leggere velocemente quali prodotti il consumatore ha deciso di acquistare. Un primo rudimentale codice a barre fu sviluppato da Norman Woodland nel 1949 che pero’ dovette aspettare oltre 20 anni (era il giugno del 1974) prima di vedere la sua idea diventare veramente efficace ( il primo prodotto venduto utilizzando un lettore di codici a barre fu un pacchetto di gomme americane in un supermarket a Troy, nell’Ohio).

LE CENE DAVANTI ALLA TV E I CIBI GIA’ PRONTI – In questo caso più che di invenzioni, si dovrebbe parlare di cattive abitudini moderne. Tuttavia, secondo gli scienziati della "British Science Association", si tratta di un’abitudine che ha letteralmente rivoluzionato il nostro modo di vivere. Se infatti prima degli anni 70′ gli occidentali erano abituati a mangiare attorno ad un tavolo e a discutere, con lo sviluppo della società dei consumi sono diventate sempre più comuni le cene davanti alla tv magari "gustando" cibi già pronti. Questi pasti permettono di risparmiare tempo (non si cucina più in casa), ma a causa del gran numero di grassi e di zuccheri che contengono, conducono molte persone verso una preoccupante obesità.

La PLAYSTATION – La Playstation è un’altra invenzione della Sony che ha cambiato la nostra vita e soprattutto il nostro modo di divertirci. Apparsa per la prima volta in Giappone nel dicembre del 1994, questa console per videogame è diventata velocemente una delle icone degli anni 90′ tanto che i giovani di quella decade sono stati definiti come "la generazione playstation". Nel corso degli anni oltre 100 milioni di Playstation sono state vendute nel mondo.

I SOCIAL NETWORK – Se i giovani degli anni 90′ appartengono alla "Generazione Playstation" quelli di oggi potrebbe essere chiamati "Generazione Facebook", dal nome del più famoso social network del mondo. Oggi milioni di persone comunicano attraverso i social network, scambiando messaggi, foto e video.

GLI SMS – Non solo hanno obbligato le persone a scrivere in modo sintetico, ma hanno creato anche un nuovo vocabolario (spesso incomprensibile) e una nuova grammatica (a causa delle limitazioni dello spazio). Gli sms (acronimo di "short message service", servizio messaggi brevi) sono ormai una delle invenzione a cui difficilmente l’uomo contemporaneo potrebbe rinunciare

CARTE DI CREDITO – Sono chiamati anche "soldi elettronici" e garantiscono convenienza e sicurezza. Sebbene ancora oggi numerosi truffatori cerchino di clonare carte di credito, queste "monete elettroniche" oltre ad assicurare convenienza e sicurezza permettono alle persone di spendere soldi in qualsiasi angolo del mondo

MICROONDE – Sono radiazioni elettromagnetiche con una lunghezza d’onda comprese tra 1 millimetro e un metro. Grazie ad esse possiamo usare i telefoni cellulari, il sistema wi-fi e il televisore satellitare

SCARPE DA GINNASTICA – Esistono da quasi un secolo, ma negli ultimi 40 anni non sono più solo un mezzo per praticare sport, ma sono diventate anche uno strumento alla moda grazie ai grandi personaggi sportivi come Michael Jordan che le hanno rese uniche e indispensabili

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Mentre si dorme…..

Lo sapevate che…..
Nella durata media di una vita, una persona che dorme ingoierà 10 ragni e 70 insetti.

 

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Dexter

 
Quanto mi iace questo telefilm!
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Facebook, cancellarsi definitivamente è più difficile

Facebook, cancellarsi definitivamente è più difficile (io sono entrato nel tunnel)

Secondo le nuove condizioni d’uso, Facebook può fare quello che vuole delle informazioni immesse dagli utenti. Anche quando si cancellano.

Foto via Fotolia

Facebook ha modificato recentemente le Condizioni d’uso che gli utenti devono accettare al momento di creare l’account, arrogandosi in pratica il diritto di disporre a piacimento di tutti i contenuti (testi, immagini, filmati) inseriti dagli utenti, anche qualora questi decidano di cancellarsi definitivamente dal social network.

Chi si iscrive concede a Facebook il diritto "perpetuo, irrevocabile, non esclusivo, trasferibile" di usare in qualsiasi modo ("copiare, pubblicare, diffondere, conservare, rendere pubblico, trasmettere, modificare" e la lista è ancora lunga) le immagini, i testi e quant’altro possa essere catalogato sotto la dicitura "User Content", ossia praticamente qualunque cosa. Non solo: Facebook può anche concedere i contenuti in sub-licenza.

"Pazienza" – qualcuno potrebbe dire – "ci si può sempre cancellare". È vero, ma i contenuti potrebbero non scomparire insieme all’account.

Nella versione originale delle Condizioni d’uso c’erano un paio di righe che tutelavano certi diritti degli utenti: "Potete rimuovere i vostri Contenuti Utente dal Sito in qualunque momento." – si poteva leggere – "Se scegliete di rimuovere i vostri Contenuti Utente, la licenza concessa scadrà automaticamente, ma riconoscete alla Compagnia il diritto di conservare delle copie archiviate dei vostri Contenuti Utente".

Ora queste righe sono scomparse, la licenza non scade più e "The Company" non ha più bisogno di archiviare alcunché, dato che può fare quello che vuole con le informazioni immesse, che non saranno mai soggette all’oblio.

Per essere ancora più chiari, una lunga lista, rubricata sotto la voce "Termination and Changes to the Facebook Service", elenca tutto ciò che non svanisce con la chiusura dell’account e comprende pressoché qualunque attività un utente compia tramite Facebook.

In pratica i nuovi iscritti si consegnano completamente al social network che va tanto di moda e così fanno anche quelli vecchi, che a suo tempo avevano accettato le Condizioni originali.

Da sempre, infatti, le Condizioni d’uso prevedono una clausola che ne consente la modifica da parte della società senza la necessità di avvisare gli iscritti. Anzi, "Continuare a usare il Servizio Facebook dopo tali cambiamenti costituisce l’accettazione delle nuove Condizioni".

Esiste in realtà una possibilità per mantenere il controllo sulle informazioni immesse e sta nell’essere estremamente restrittivi per quanto riguarda le impostazioni sulla privacy.

Le Condizioni esplicitano infatti che l’unico limite che Facebook si autoimpone riguarda proprio quelle impostazioni: prima di cancellarsi, quindi, sarà utile regolarle. Dopo essere usciti dal social network tutto sarà di "proprietà" di Facebook.

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Quando il tentato suicidio ti costa una multa

Questa è l’incredibile storia – riportata dal quotidiano “il Piccolo” – di un detenuto di nazionalità curda, recluso nel carcere di Trieste che, avendo perso completamente la fiducia in se stesso e nel proprio avvenire, decide di farla finita. Non è il primo e, anzi, le statistiche ci dicono che le morti in carcere sono in aumento e che, fra tutte, crescono quelle per suicidio. Sceglie il più classico dei modi e decide di impiccarsi con le lenzuola della sua cella; le riduce in striscioline sottili e tenta il gesto, disperato.
Le guardie del carcere di Coroneo, fortunatamente, intervengono in tempo e riescono a salvargli la vita. L’uomo dopo poco tempo esce dal carcere e ottiene l’asilo politico proprio in virtù della propria condizione di rifugiato appartenente a un’etnia perseguitata in numerosi paesi del Medio Oriente (Iraq e Turchia gli stati in cui la presenza di Curdi è più significativa).
Si potrebbe trattare perciò di una storia a lieto fine, se non fosse per il fatto che lo stesso detenuto è stato denunciato dallo Stato per danneggiamenti, nonostante abbia subito rimborsato quanto dovuto. L’uomo è infatti stato condannato a pagare una multa di 30 euro per aver distrutto quelle stesse lenzuola con cui aveva tentato di impiccarsi, nonostante, come detto, ne abbia rimborsato il valore, come monito per quanti, dopo di lui, decidessero di usare “i beni dello Stato” , danneggiandoli, anche in caso di estrema necessità.
Il suo avvocato è ricorso in appello, spiegando la tragicità della situazione e lo stato di completa disperazione del proprio assistito, ma anche i giudici di secondo grado, in appello, confermano la condanna.
L’uomo dovrà pagare 25 euro (l’unico aspetto positivo della vicenda sta nel riconoscimento, da parte dei giudici, dell’attenuante che ha portato allo sconto di 5 euro), per il danno ai “beni” della struttura carcerario in cui è recluso. E’ passata dunque la linea del “buon esempio”, la sanzione esemplare che vede la legge immutabile e al di sopra delle contingenze…
 
si ringrazia "gli scassati" Alvin e Dj Giuseppe
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